Caro Fratello,
sii il benvenuto in questa Loggia che ti ha accolto concedendoti totale fiducia. Che la scelta che hai deciso liberamente di fare ti possa gratificare spiritualmente e permetterti di scoprire valori inestimabili che potranno aiutarti a comprendere meglio te stesso e il tuo prossimo, soprattutto nel Mondo profano.
Quando un Massone incontra un profano a conoscenza della nostra appartenenza alla L:.M:., spesso si sente porre questo tipo di domanda:
“Che cosa ti dà la Massoneria ?” E’ sottinteso, e a volte palese, che il profano faccia riferimento a possibili vantaggi materiali, ad opportunità che, l’appartenenza alla nostra Istituzione, possono favorire in ambito professionale e quant’altro. La risposta a questi frequenti interrogativi è semplice, limpida e sgombera il campo da possibili malintesi. “La Massoneria dà a chi è in grado di ricevere”.
Un’altra domanda, pure ricorrente da parte dei profani: “Quali conoscenze ti permette d’acquisire la Massoneria?”
Forse si potrebbe rispondere: “Conosciamo ciò che abbiamo trovato in noi stessi”.
A volte bastano queste risposte per “imbarazzare” il nostro interlocutore che, se dotato di un minimo di sensibilità, unito ad un pizzico d’intelligenza, s’accontenterà delle risposte e, probabilmente le mediterà! Il Massone accorto non s’addentrerà di certo in particolari di tipo esoterico per supportare il valore della sua scelta, in quanto già il termine “Iniziazione” potrebbe indurre il nostro potenziale profano interlocutore a fantasticare. Allora apriremo l’ombrello per ripararci dall’abbondante pioggia e riprenderemo la nostra strada dopo i convenevoli di rito.
Il profano di ieri oggi non è più tale. E’ stato “iniziato” ha vissuto o ha subito il rito d’Iniziazione. Ora è ancora frastornato, confuso, palesa ancora i sintomi di quella operazione alchemica di cui è stato protagonista. Ciò che ha percepito nell’Atanor, i simboli della Morte, un anagramma misterioso, oggetti e alimenti il cui significato è ancora tutto da scoprire, giostrano nella sua mente. Sono i tipici traumi della trasmutazione della materia; un processo appena iniziatosi che richiederà impegno, pazienza, dedizione. Ciò potrà causare stati d’animo discordanti: euforia ma anche scoramento. Per capire, l’iniziato dovrà assoggettarsi alla regola del silenzio. Se ascolterà con attenzione, se osserverà e approfondirà il significato del simbolismo, se non abbandonerà il sentiero antico della Tradizione, i vapori di quel processo alchemico a cui si è volontariamente sottoposto, si diraderanno permettendogli di vedere con più chiarezza grazie anche alla Luce che gli è stata data.
Cari Fratelli. Ogni rituale d’Iniziazione implica l’impiego di quella che possiamo definire la materia prima, il nucleo da cui si espanderà il principio della “Grande Opera”. Tutti noi abbiamo soggiornato nelle viscere della Terra, in quell’ “uovo filosofale”. Siamo tornati in superficie, abbiamo rotto il guscio e siamo rinati. Uomini nuovi, imperfetti ma perfettibili.
Il Rituale d’iniziazione di cui siamo stati protagonisti va interpretato come una realizzazione. Un desiderio di mutamento interiore che ci permetterà di scoprire, attraverso il linguaggio dei simboli, a quale missione i Massoni sono destinati. Noi non siamo dei “mistici”: la nostra ascesa deve avvenire per raggiungere uno scopo ben preciso: migliorare noi stessi per migliorare la società. Il Massone non è assolutamente un asceta, non si isolerà mai nel deserto dell’egoismo. Vivrà nella comunità per la comunità! Il Massone lavora su sé stesso per poi contribuire al bene comune. L’Iniziazione gli ha permesso di vedere la Luce: questa Luce dovrà espandersi e illuminare anche gli altri, soprattutto nel Mondo profano. L’asocialità non ci appartiene !
Sul significato dell’Iniziazione si sono versati fiumi d’inchiostro. Un fatto è certo: ognuno vive questo momento soggettivamente, attivamente o passivamente. L’Iniziazione è il passaporto che consente di accedere nelle profondità della nostra coscienza, la chiave che ci consentirà di esplorare altri piani, altre realtà e dimensioni. L’iniziazione ci permetterà, se lo vorremo fortemente, di privilegiare lo spirito alla materia. Ci toccherà fare delle scelte, forse saremo chiamati anche a delle rinunzie. L’iniziazione è un risveglio che ci permette di vivere una vita nuova, una nuova opportunità che non dovremo assolutamente sprecare. Meditando, possiamo innescare quel processo che favorirà la scissione della nostra coscienza, separandola dalle influenze mondane onde permetterci di focalizzare la nostra attenzione sulla spiritualità e le verità che essa comprende. Cerchiamo noi stessi! Solo così troveremo il nostro prossimo!
A:.G:.d:.A:.d:.U:. ho detto.
Loggia Massonica “Il Dovere”
no. 24 All’Or:. di Lugano