Carissimi Fratelli,
scrivere su una simbologia cosi’ complessa non e’ cosa semplice, Oriente e Occidente hanno diverse accezioni e significati a seconda del livello a cui li si analizza.
Nella vita profana, in un mondo sempre piu’ globalizzato, si sta vivendo la pressione costante di un oriente geografico sempre piu’ competitivo e tecnologicamente evoluto che sprona costantemente un occidente, per lo piu’ europeo ma anche anglosassone, che sembra ormai passivo ed addormentato nell’agio dei fasti di un passato in cui la propria egemonia politica, economica e culturale e’ stato l’impulso dello sviluppo mondiale. Sviluppo che ha si garantito benessere per taluni ma che e’ anche passato attraverso immani tragedie, genocidi e guerre. Ecco che invece ora l’oriente inizialmente più filosofico e meno materialista sta prendendo il sopravvento e diventando il motore, si spera, del prossimo sviluppo.
Da un punto di vista micro-geografico il Tempio Massonico, come anche le chiese ed altri luoghi di culto, e’ orientato “Versus Solem Orientem” ovvero verso il sole nascente che rappresenta la rinascita del divino. Il sole che ogni giorno sorge ad oriente e tramonta ad occidente all’interno del ciclo giornaliero, del continuo alternarsi tra luce e oscurità.
All’interno del Tempio ad Oriente siede il Maestro Venerabile e ad Oriente il massone vede la luce nascente come il simbolo dell’origine delle cose, della ragione che dissipa le tenebre. Il sole che nasce ad oriente rappresenta anche la logica dissolvente e distruttiva di quanto non è solidamente fondato. Ad occidente invece è situato l’ingresso del tempio, con le due colonne ai suoi lati, che separa la luce che è nel tempio dalle tenebre che sono all’esterno, nel mondo profano. Lo stesso bussante ammesso da profano nel tempio emerge dalle tenebre, ad occidente, e viene a chiedere la Luce. Il profano rimane in attesa ad occidente, non avendo ancora ricevuto quella luce che si irradia dall’Oriente. Solo alla fine dei suoi viaggi il Maestro Venerabile lo inizia libero Muratore facendo rinascere il bussante attraverso la Luce. Il buio dell’occidente che si contrappone alla luce che sta all’oriente, la cosa è ben visibile dal secondo sorvegliante il quale, sedendo a mezzogiorno può osservare il sole al meridiano ed al tramonto. Attraverso il suo naturale movimento dall’oriente al meridiano sino all’occidente il Sole detta i tempi del lavoro massonico, lavoro ciclico e scorrelato dal tempo profano poiché’ i lavori massonici si aprono sempre a mezzogiorno e si chiudono sempre a mezzanotte. In questa rappresentazione dell’eterno alternarsi tra il giorno e la notte c’è un flusso di energia continuo che da Oriente si emana verso Occidente e viceversa da Occidente verso Oriente come l’andare ed il venire delle maree, l’inspirare e l’espirare.L’alternarsi degli opposti all’interno di un circolo vitale. Il sole scompare ad Occidente e alla luce succedono le tenebre; dalle tenebre poi sorge il nuovo sole ed inizia un nuovo giorno, il simbolo della rinascita dalle tenebre intesa come l’uomo che, incessantemente, si risveglia dal torpore e prende coscienza di se attraverso il lavoro iniziatico.Così come all’apertura dei lavori la Luce che proviene dall’Oriente, la fiamma del testimone, si irradia ed illumina le tre Luci; il sorgere del nuovo sole, la luce dell’Oriente, illumina in seguito tutto il tempio per dare inizio ai lavori. Così alla chiusura il 1° sorvegliante, che siede all’Occidente, per chiudere i lavori “Come il sole tramonta in questo punto per chiudere il giorno, io siedo ad Occidente per chiudere la Loggia, pagare gli operai e mandarli via contenti e soddisfatti“.
I due opposti non si contrappongono sterilmente in una lotta senza vie d’uscita ma collaborano “a gloria ed onore dell’Ordine“.Come il sole durante il suo pellegrinare apparente nella volta celeste, tutto è in movimento pur essendo in realtà fermo. All’interno del ciclo del giorno che sembra una semplice ripetizione uguale a se stessa, tutto cambia sotto l’influsso diverso di Oriente e Occidente. Ciò che è giusto ora potrebbe divenire sbagliato tra poco, siamo in balia del dualismo degli opposti. Il fratello Massone matura una consapevolezza diversa e cessa di vedere gli opposti come tali, li percepisce invece come sintesi dell’unità, come il giorno che è separato in luce e tenebre, giorno e notte appunto. Gli opposti come diverse emanazioni dello stesso elemento, non può esistere il suono senza il silenzio, la luce senza le tenebre, il bene senza il male.Le diverse manifestazioni devono poi condensarsi in una condizione comune che unisca entrambe le cose. L’unità esiste solo perché entrambe le sua emanazioni, quella solare e quella lunare, bene e male, gioia e dolore, esistono. L’unità non può esistere se una di queste viene a mancare.
Come lo ying compenetra lo yang i confini dei duali si confondono e l’elemento superiore viene percepito nella sua interezza. Il superamento delle dualità degli opposti porta al raggiungimento dell’armonia interiore.
La stessa divisione, separazione, è atto determinante nell’azione creatrice del Grande Architetto dell’Universo. Nel principio venne creato il cielo e la terra, ma questa era informe, l’uno è imperfetto non completo. La vera evoluzione, da una terra informe e vuota, avviene attraverso la creazione della luce e la separazione dalle tenebre per arrivare al compimento del giorno, come unione di luce e tenebre. La luce che esprime la sua azione creatrice attraverso la separazione la quale è di per se azione di generazione, da un uno si ottiene un due. La separazione dei duali che non ha accezione negativa di creazione di contrasti ma emanazione positiva della creazione di un’unita superiore dall’unione di due opposti. Gli opposti devono collaborare per formare, insieme, un’entità superiore totalmente innovativa e mai contrapporsi. E’ questa la differenza che passa tra poli elettrici e poli magnetici, mentre i primi sono separabili, esistono come singole entità ed una volta uniti si annichiliscono; i secondi, i poli magnetici, pur essendo opposti non esistono come singoli. Essi esistono solo accoppiati o meglio, coesistono solamente come aspetti inscindibili di una singola unità superiore.
Ho detto.
G ∴ S ∴